Mancate indennità: le iniziative di lotta degli Ispettorati del lavoro
Una situazione “paradossale”, che vede coloro che tutti i giorni combattono il lavoro a basso costo “costretti a lavorare a basso costo a loro volta”. A denunciare le condizioni dei lavoratori degli ispettorati del lavoro è Maurizio Fazio, delegato INL per la FP CGIL di Brescia. I lavoratori di INL e ANPAL, spiega, sono esclusi dagli aumenti dell’indennità di amministrazione. Per questo i sindacati proclamano lo stato di agitazione, con uno sciopero generale in programma il 4 marzo.
“Noi lavoriamo con un contratto di servizio sottoscritto con il Ministero del lavoro – spiega Fazio – ma se i dipendenti del ministero vengono pagati con indennità che vanno da 1.500 a 2.600 euro lordi circa annuali, la nostra retribuzione è di fatto inferiore”. L’amarezza, aggiunge, “è dovuta al fatto che tutti vengono compresi in questa perequazione ma noi ne rimaniamo esclusi, dopo che per mesi e mesi i vertici Ispettorato nazionale del lavoro e il ministro Orlando si sono riempiti la bocca su riconoscimento, la sicurezza e la dignità del lavoro. Il problema, però, è che consentire il lavoro a costo zero significa penalizzare lavoratrici e lavoratori”.
“A seguito della gravissima e inaudita esclusione del personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e di ANPAL dall’armonizzazione delle indennità di Amministrazione – scrivono i sindacati in una nota – per effetto della quale un dipendente delle due Agenzie strumentali del Ministero non riceverà gli aumenti previsti dalla bozza di DPCM (che vanno dai 1.525 € lordi annui per i lavoratori A1 F1 fino ai 2.449 € lordi annui per i lavoratori A3 F7, previsti per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) riteniamo di dover attuare una serie di azioni di lotta, con il preciso obiettivo di riparare allo scempio commesso e reintegrare immediatamente il personale dell’INL e di ANPAL nell’armonizzazione. Come se non bastasse a ciò si aggiunga che gli Obiettivi del lavoro sommerso del PNRR, M5C1-8, M5C1-9, M5C1-10, M5C1-11, risultano privi di finanziamento nel Decreto del MEF del 6 agosto 2021.
Le lavoratrici e i lavoratori dell’INL e di ANPAL sono stufi della logica del costo zero e non si accontenteranno di promesse o impegni ma, ritenendo di essere stati ingiustamente esclusi, pretendono di ricevere importi a partire da quanto previsto per i colleghi del Ministero di riferimento e chiedono massima attenzione sui temi del lavoro.
Pertanto, a partire da lunedì 21 febbraio e fino a venerdì 25 – scrivono i sindacati in una nota – invitiamo le RSU degli uffici e i nostri rappresentati territoriali a proclamare un’ora al giorno di assemblea sindacale di tutto il personale, dalle ore 10 alle ore 11, con possibilità di prevedere anche presìdi di fronte all’ufficio, così da spiegare alla cittadinanza i motivi dell’agitazione.
Invitiamo, inoltre, tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori anche a porre in essere, nei prossimi giorni, le seguenti ulteriori forme di lotta:
– non partecipazione alle giornate del cosiddetto piano straordinario di formazione;
– indisponibilità all’uso del mezzo proprio, con contestuale richiesta all’anticipo del costo dell’uso dei mezzi pubblici;
– indisponibilità a partecipare alle task-force;
– indisponibilità allo svolgimento di lavoro straordinario, serale, notturno;
– indisponibilità all’uso dei cellulari o tablet personali sia per la verifica dei green pass sia per le procedure di migrazione.
Per l’intera giornata di venerdì 4 marzo proclamiamo sciopero, con una manifestazione nazionale di tutto il personale, che dovrà portare alla chiusura di TUTTE le sedi dell’Ispettorato e dell’Anpal”.